Alla notizia della morte di Papa Francesco, la comunità cattolica italiana a Mosca si è raccolta in un sentimento di dolore, riconoscenza e preghiera. Il Santo Padre lascia un segno profondo nella vita della Chiesa e in ogni cuore che ha incontrato la sua testimonianza.
In queste righe, riportiamo le parole condivise con il Servizio di Informazione Religiosa (SIR), come espressione pubblica del nostro affetto e della nostra gratitudine per il dono di un Papa che ci ha insegnato cosa vuol dire accogliere, avere compassione, camminare insieme.
👇 Di seguito, il testo integrale dell’intervento pubblicato su AgenSIR il 22 aprile 2025:
👇 Di seguito, il testo integrale dell’intervento pubblicato su AgenSIR il 22 aprile 2025:
Papa Francesco: Comunità italiana Mosca, "ci ha lasciato in dono una
grande eredità umana e spirituale"
"Papa Francesco non è più fra di noi ma ci ha lasciato in dono una grande eredità umana e
spirituale". Lo evidenzia al Sir la comunità cattolica italiana di Mosca guidata da don Giampiero
Caruso, che aggiunge: "con profondo dispiacere, ci uniamo in preghiera con tutta la Chiesa del
mondo per rivolgere a Dio la richiesta di accoglierlo nella sua pace". "Nel cuore di molti ha prevalso e
prevale il dolore ed il senso di vuoto, ma nello stesso tempo, per fede, si avverte un forte desiderio di
esprimere una grande gratitudine a Dio per aver donato alla Chiesa e all’umanità intera un Papa
come Papa Francesco". Un Papa "universale, vicino a tutti e in particolare alle persone più povere,
emarginate, scartate dalla società moderna", spiegano alla comunità italiana che vive a Mosca
aggiungendo che Papa Francesco "ci ha fatto comprendere la figura di Dio Padre con due attributi: la
'misericordia' e la 'compassione', due sentimenti umani e divini. Lo ricorderemo per la sua
testimonianza sull’accoglienza, per la sua grande umanità, per la sua apertura al dialogo, per i suoi
insegnamenti - tra cui va ricordata la terza enciclica Fratelli tutti, per il suo amore, per la sua
esortazione - per ogni vero cristiano -, quella di avere sempre un viso con un sorriso". "Impegniamoci
a vivere bene, donandoci agli altri, dando tempo all’ascolto ed attuando i suoi insegnamenti nella
nostra vita quotidiana. Rivolgiamo in sua memoria la nostra preghiera anche per ogni fratello e
sorella che sinceramente cercano Dio, la sua pace e il suo amore".
link completo all'agenzia SIR: clicca qui
spirituale". Lo evidenzia al Sir la comunità cattolica italiana di Mosca guidata da don Giampiero
Caruso, che aggiunge: "con profondo dispiacere, ci uniamo in preghiera con tutta la Chiesa del
mondo per rivolgere a Dio la richiesta di accoglierlo nella sua pace". "Nel cuore di molti ha prevalso e
prevale il dolore ed il senso di vuoto, ma nello stesso tempo, per fede, si avverte un forte desiderio di
esprimere una grande gratitudine a Dio per aver donato alla Chiesa e all’umanità intera un Papa
come Papa Francesco". Un Papa "universale, vicino a tutti e in particolare alle persone più povere,
emarginate, scartate dalla società moderna", spiegano alla comunità italiana che vive a Mosca
aggiungendo che Papa Francesco "ci ha fatto comprendere la figura di Dio Padre con due attributi: la
'misericordia' e la 'compassione', due sentimenti umani e divini. Lo ricorderemo per la sua
testimonianza sull’accoglienza, per la sua grande umanità, per la sua apertura al dialogo, per i suoi
insegnamenti - tra cui va ricordata la terza enciclica Fratelli tutti, per il suo amore, per la sua
esortazione - per ogni vero cristiano -, quella di avere sempre un viso con un sorriso". "Impegniamoci
a vivere bene, donandoci agli altri, dando tempo all’ascolto ed attuando i suoi insegnamenti nella
nostra vita quotidiana. Rivolgiamo in sua memoria la nostra preghiera anche per ogni fratello e
sorella che sinceramente cercano Dio, la sua pace e il suo amore".
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Raffaele Iaria